martedì 1 novembre 2011

PubMed

"Guardalo, è un sito veramente forte" "assolutamente lo devi vedere,ele"
me lo son sentita ripetere per giorni e mesi dai miei amici e finalmente ho scoperto anche io questo mondo di PubMed.

Recentemente mia sorella si è laureata, design d'interni: progetti,tavole,modellini..certo un percorso di studi totalmente diverso dal mio, però seguendola mi sono un po' spaventata perchè nella sua tesi, le sue fonti se le è dovute cercare da sola e la cosa non è stata molto semplice tra libri che non si trovavano, relatori purtroppo indisponibili, copyright sui programmi e diritti vari. In tutto questo io, da persona a cui piace sapere cosa le aspetta anche a costo di essere troppo lungimirante(se tutto va bene mi laureo tra 5 anni..), mi son fatta prendere dall'ansia :D....ed ecco che arriva la "soluzione": PubMed, database online sulla letteratura/ricerca scientifica biomedica.
Credo che adesso sia ancora  presto per capire a fondo l'utilità e l'importanza di questo database, siamo solo all'inizio del nostro percorso, ma è bene che si sappia fin da subito che è qualcosa con cui non possiamo non averci a che fare: è una risorsa unica, che assolutamente non si può non imparare ad usarla e sfruttarla a dovere, non solo per per la nostra futura tesi, ma in tutto il nostro corso di studi, per andare oltre la materia spiegata e studiata per ovvi motivi sempre troppo didatticamente, e soprattutto quando saremo davvero dei medici e dalla teoria si passerà alla pratica e behh lo sappiamo, tenersi aggiornati è una cosa imprescindibile.

mercoledì 12 ottobre 2011

Assignment 6.1

La preoccupazione dell'uomo e del suo destino devono sempre costituire l'interesse principale di tutti gli sforzi tecnici. Non dimenticatelo mai in mezzo a tutti i vostri diagrammi ed alle vostre equazioni.
(Albert Einstein)

martedì 11 ottobre 2011

devi sapere quando non fare il macho,
a volte ci vuole un vero uomo per mettere da parte il proprio ego,
amemttere la sconfitta e semplicemente...
inziare di nuovo tutto daccapo.


cosa vorrei da te.

giovedì 6 ottobre 2011

La morte di un genio.

«Il vostro tempo è limitato.Non buttatelo vivendo la vita di qualcun altro. Non lasciatevi intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere con i risultati dei pensieri degli altri. E non lasciate che il rumore delle opinioni degli altri affoghi la vostra voce interiore. Abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione. In qualche modo loro sanno già cosa voi volete davvero diventare. Tutto il resto è secondario»
Steve Jobs. 12 giugno 2005,Stanford University


There are 3 apples which changed human life: Adam's Apple, Newton's Apple, Steve Jobs's Apple.

venerdì 30 settembre 2011

amo la regola che corregge l'emozione e l'emozione che corregge la regola.
Georges Braque

lunedì 25 luglio 2011

You know that I was not good




morte annunciata?
se effettivamente l'autopsia dichiarerà che ad ucciderla è stata un'overdose, beh allora sì...era solo questione di tempo...
non è la prima e, purtroppo, non sarà neanche l'ultima artista ad andarsene così..quello che, forse stupidamente, mi viene da pensare quando accadano queste "sad endings" è: cosa spinge a ridursi così? perchè alla fine si tratta sempre di un sorta di suicidio, sia che la circostanza sia avvenuta volontariamente sia involontariamente perchè accidentalmente si è esagerato tra farmaci e droghe..il suicidio è portato dall'infelicità,dalla solitudine..
Leggendo le varie biografie non emergono problemi familiari nè depressioni dovute a motivi precisi, emerge solo la sua vita fatta di eccessi..ma allora perchè davvero ridursi così?è vero che nessuno può conoscere la realtà del suo privato, certo è che voce splendida, riconoscimenti mondiali,soldi e successo non sono bastati...

ma davvero genio,sregolatezza e triste fine devono sempre andare di pari passo?

domenica 24 luglio 2011

Assignment 3

"Nella fase iniziale delle crescite esponenziali nessuno si accorge di niente"

eppure il cambiamento è sempre in atto,in ogni istante impercettibilmente qualcosa si muove,va avanti, senza che nessuno possa fermare questo meccanismo... solo gli ottusi non si rendono conto che è inevitabile...
Una di queste cose è appunto lo sviluppo di internet, dello "stare online", i nuovi social network. A proposito di quest'ultimi essi sono considerati inutili, un modo per perdere tempo, un modo per "spiare" gli altri.. beh, si certo un pò sono anche tutto questo, possono essere molto sterili come terreni, ma se guardiamo attentamente in realtà sono tutt'altro, sono molto fertili se riusciamo a cogliere l'importanza, la novità: tutti possono accedervi, senza alcun limite, possono informarsi e sopratutto possono informare, basti pensare alle recenti rivolte in Marocco,Siria, Egitto di cui siamo venuti a conoscenza grazia anche ai video che circolavano su youtube, facebook, riuscendo in molti casi a sfuggire alla repressione dei dittatori che monopolizzavano l'informazione..
Trovo che sia uno strumento potentissimo, "stare online" e soprattutto saper "stare online" atavviamnete può far scoprire molte cose, la cultura,l'informazione sono accessibili a tutti, si possono stabilire le più svariate connessioni e, cosa importante, esse sono calde..Certo non è semplice, ci vuole attenzione, trovare l'approccio giusto, ci si può perdere facilmente soprattutto se non si riesce a giostrarsi tra la miriade di connessioni che possiamo trovare e segliere quelle buone, può essere molto dispersivo...
ma vale la pena provarci no?

venerdì 15 luglio 2011

welcome back

Ahh torno nel mondo del blog,dopo una lunga lunga assenza...
esami finiti (o quasi) ed adesso un po' di meritato dolce far niente in attesa della vacanze, quella vera...
perchè agosto è così lontano??

mercoledì 9 marzo 2011

How happy is the blameless vestal's lot!
The world forgetting, by the world forgot.
Eternal sunshine of the spotless mind!
Each pray'r accepted, and each wish resign'd ...

(A.Pope, Eloisa to Abelard)